Alessandro Baricco, Mr. Gwyn, ed. Feltrinelli, 2011

«Ho pensato che mi piacerebbe fare dei ritratti.»
«Okay, questo l’ho capito.»
«Naturalmente non si tratterebbe di quadri. Vorrei scrivere dei ritratti.»
«Sì.»
«Ma tutto il resto sarebbe come con i quadri…lo studio, il modello, sarebbe tutto uguale.»

«Li metti in posa?»
«Qualcosa del genere.»
«E poi?»
«Poi mi immagino che ci vorrà un sacco di tempo. Ma alla fine mi metterò a scrivere, e quello che ne uscirà sarà un ritratto.»

Ritrarre le persone con le parole

Scavare a fondo nella loro vita, semplicemente osservandoli, senza che questi possano aprir bocca. Alla ricerca dell’anima.

Questa la folle idea che invade Jasper Gwyn, scrittore londinese che decide di dare una svolta alla propria vita, abbandonando la quotidianità dei libri e lanciandosi in una nuova e accattivante sfida.

Incantevole e poetico, il libro di Baricco trasporta il lettore in una realtà stravagante, ricca di personaggi indimenticabili e bizzarri. Capitolo dopo capitolo, il lettore è invitato a scoprire la bellezza dei rapporti umani, attraverso scambi di battute spiritose e brillanti che si alternano a momenti più delicati, narrati con il tatto e la creatività per cui l’autore è noto.

Mr. Gwyn è un romanzo che narra della vita di tutti i giorni, ma grazie alla maestria di Barrico nel giocare con le parole, anche le situazioni più quotidiane come andare in lavanderia diventano magiche. Dimostrando come nella nostra esistenza, c’è molto più fascino di quanto ce ne rendiamo conto.

Alessandro Baricco, Mr. Gwyn, ed. Feltrinelli, 2011

Viola Martinelli